Dopo tanti anni di allenamenti, gare, successi, insuccessi, infortuni, gioie e dolori è giunta l’ora di appendere le scarpette al chiodo e di scrivere la parola fine alla mia storia di sportiva d’élite.

Il salto in alto è stato per me una grande passione, una scuola di vita e un importante ingrediente del mio modo d’essere. Per circa 18 anni ho dedicato tutte le mie energie, i miei sforzi e il mio tempo libero a questo splendido sport, per un totale di circa 10’000 ore d’allenamento. Questa dedizione, sommata a tanto impegno e sacrifici quotidiani, mi ha portato ad ottenere dei bei risultati nonostante io non sia mai stata un’atleta professionista: 12 medaglie d’oro ai Campionati svizzeri, la partecipazione a diverse gare internazionali tra cui 2 Campionati europei, 5 Coppe Europa, alcuni meeting del circuito Diamond League e, ciliegina sulla torta, la finale ai Campionati europei di Barcellona, dove ho fatto il mio miglior salto di sempre, superando la misura di 1 metro e 92 centimetri. Solo grazie al mio incondizionato amore per lo sport, alla competenza del mio allenatore Beniamino Poserina, al sostegno del Gruppo Atletico Bellinzona e dei miei sponsor, ho potuto ottenere questi risultati per me inizialmente impensabili.

Poi ai Campionati svizzeri indoor del 2013, a 33 anni, ho rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Passata l’operazione e trascorsi i tempi di recupero necessari ho voluto provare lo stesso ad allenarmi e a gareggiare. È stata dura, ma ce l’ho fatta, con tanta difficoltà, a saltare di nuovo. Poi sono sopraggiunti alcuni dolori al ginocchio e altri piccoli acciacchi al tendine d’Achille e alla schiena. E allenarsi è diventato un calvario: negli ultimi 6 mesi non ho più potuto pianificare allenamenti o gare, si decideva ogni giorno in base a come stavo. Il miglior risultato della stagione 2014 è stato il quarto posto ai Campionati svizzeri con la misura di 1.74m. È stato difficilissimo, ma la gioia e l’emozione di poter saltare di nuovo è stata grandissima, con tuttavia la chiara consapevolezza che per questo tipo di operazione ci vuole molto più tempo del previsto per riprendersi e la certezza di non averne più a disposizione.

Dopo aver trascorso tanti anni orientando gran parte della mia vita alle gare di salto in alto, dopo aver lottato, gioito e sofferto in modo direttamente proporzionale alla grandezza dei risultati ottenuti, mi sono resa conto che è giunta l’ora di dedicare la mia vita ad altro. Ma lo sport non lo dimenticherò mai, rimarrà sempre fortemente ancorato nel mio cuore e nel mio modo d’essere.

Per questo ci tengo a ringraziare chi ha seguito e sostenuto il mio progetto sportivo in questi anni. Innanzitutto i miei allenatori, e in particolare Beniamino Poserina, mio coach, osteopata e compagno di vita da oltre 10 anni, senza di lui non sarei ciò che sono. Il Gruppo Atletico Bellinzona, che mi ha sempre sostenuto fin dall’inizio, nella buona e nella cattiva sorte. I miei sponsor – Accentrix, Ail, Banca dello Stato, Piniassociati e Villa Sassa – con cui si è istaurato negli anni un rapporto di reciproca stima. Le Federazioni di atletica leggera in cui ho militato, come pure tutti i volontari – allenatori, giudici, comitati organizzativi – grazie ai quali esiste il mondo dell’atletica e, last but not least, i giornalisti sportivi che raccontano le gesta degli atleti e i Fan che le seguono e che mi hanno seguito in questa splendida avventura.

Per me lo sport è stata un’esperienza indimenticabile, anche grazie a voi!