Perché vogliamo essere ascoltate e prese finalmente e concretamente sul serio, perché è da oramai millenni che subiamo discriminazioni; anche se, dall’essere tirate per i capelli dagli uomini delle caverne a oggi, qualche passo in avanti è stato chiaramente fatto, e ci mancherebbe….
Cosa vogliamo è semplice: giustizia e parità, non sulla carta, ma nella realtà dei fatti, nella vita quotidiana, a casa, sul lavoro e nel tempo libero. La società evolve e cambia, ma quelle che ci rimettono di più sono sempre le donne: c’è crisi e chi ci rimette? Le donne; c’è il Covid-19 e chi ci rimette maggiormente? Le donne; nei casi di violenza chi ci rimette di più? Le donne.
E questo perché, statistiche alla mano, nella maggior parte delle posizioni di potere – sia nel settore pubblico che privato, come pure in politica – ci sono uomini; e, nel bene e nel male, essi promuovono piuttosto i loro interessi, le loro idee e i loro obiettivi, mentre le donne sono a casa a mandare avanti il carro e non hanno tanto tempo per dedicarsi al resto.
Ma il problema è anche quello della mentalità e della cultura dominante: proprio in questi giorni è stato pubblicato, in Germania, uno studio condotto da Plan International Deutschland intitolato “spannungsfeld männlichkeit”, concernente la violenza nelle relazioni di coppia, il concetto di virilità e la percezione e gestione dei ruoli di genere, che mostra dei dati alquanto preoccupanti: un terzo degli uomini interpellati pensa che la violenza sulle donne sia “accettabile”. In base al sondaggio, condotto a marzo su circa 1000 uomini tra i 18 e i 35 anni, il 33% ha dichiarato di trovare “accettabile” che, in una discussione con la partner, possano occasionalmente sfuggire le cosiddette “mani alzate”, mentre il 24% ammette di essere stato violento nei confronti delle donne “per infondere rispetto”, o pensa che lo farebbe.
Lo studio mostra inoltre una visione della donna legata al ruolo tradizionale di “casalinga”, con il 52% degli intervistati che si attribuisce il compito di guadagnare abbastanza denaro, in modo che la donna possa occuparsi principalmente della casa; il 49% che dichiara di avere solitamente l’ultima parola, nella relazione o all’interno del matrimonio, mentre il 39% si aspetta che la partner rinunci alla sua realizzazione professionale.
Per favore non chiedeteci perché scioperiamo perché, purtroppo, i motivi ci sono.